martedì 2 marzo 2021

Ricchezza e spiritualità sono due mondi necessariamente in contrasto? O si possono coinciliare?

Nello svolgimento delle nostre conferenze, corsi e consulenze dirette ci viene posta spesso una domanda:

Ma cosa c'entra la spiritualità e la crescita personale con il denaro e la finanza? Non sono due mondi completamente separati?

Spesso il riferimento è fatto ad alcuni passi del messaggio contenuto nei Vangeli in cui Gesù Cristo sembra dire in più punti che esistono due strade ben distinte: una che va verso la salvezza e che si deve allontanare dalla ricchezza e dal possesso dei beni materiali e una che va verso la perdizione e consiste nell'accumulare e gestire ricchezze.

Sembrano due strade inconciliabili che si escludono a vicenda. E che sembrano non lasciare altra strada all'individuo che la scelta esclusiva se dedicarsi all'inseguimento della ricchezza e quindi della materialità a discapito di ogni forma di cura della propria essenza spirituale.

Questa DICOTOMIA (divisione contrapposta di 2 elementi che si fronteggiano escludendosi l'un l'altro) è talmente radicata nella cultura occidentale da aver anche superato l'ambito di applicazione strettamente religioso.
E' diventato un fatto culturale fondante del nostro modo di vivere.

E colpisce che, alla fine, sembrerebbe dopo secoli che sia il gradimento del mondo materiale e della ricerca di ricchezza ad aver vinto. Perchè la maggior parte delle persone, anche quelle che di professano cristiane e cattoliche, non sembra dare molto peso alla ricerca della povertà come metodo per la salvezza eterna.

Diciamo IN MODO PERENTORIO che invece i due mondi "salvezza e crescita spirituale" e "ricchezza materiale" non sono due universi distinti e contrapposti.

Questo in modo assoluto e definitivo. Sono due mondi che a volte sono in contrasto, a volte sono in perfetta sintonia e a volte non sono nè l'uno nè l'altro. Si possono presentare tutte le combinazioni.

Il fatto che quando si insegue la ricchezza materiale ci si possa dimenticare della propria crescita e salvezza spirituale è una cosa che può succedere ed in effetti succede. Ma un fattore non è CAUSA dell'altro. Ci sono cause precedenti nel modo di approcciarsi alla vita dell'individuo che ne determinano questa accoppiata.

Diciamolo in modo semplice e franco: in questo blog e sistema (MASTER_MONEY) ci allontoniamo da questo precetto di natura cristiana sulla contrapposizione spiritualità/ricchezza.
Noi non pensiamo che lo stesso Cristo intendesse dare questo significato alle sue parole e che queste ultime siano state estremizzate e messe fuori contesto.

La ricerca della ricchezza, la cura dei beni, l'incremento dei ricavi NON E' ASSOLUTAMENTE in contrasto con il progresso della propria coscienza spirituale e il perseguimento di obiettivi etici e di aiuto verso altri.
I soldi sono energia. Consentono di fare cose e azioni. Sono uno strumento.

Averne tanti e prendersene cura è un presupposto. Sono gli scopi dell'individuo quelli che contano. E questi scopi danno valore o lo tolgono alle ricchezze che abbiamo.

Diventare più bravi a fare e gestire denaro non è quindi un percorso di crescita che si oppone al diventare più liberi spiritualmente e più in collegamento con altri esseri e forme di vita. Anzi..... non solo non si oppone, AIUTA!

Il vero messaggio è che per diventare più liberi spiritualmente occorra essere liberi da restrizioni economiche, occorra possedere ricchezze. Non è la proprietà di beni che determina la libertà. E' il percorso di conquista dei beni.

Ecco perchè chi riceve denaro per vincita o eredità o furto, non ottiene un miglioramento spirituale da questo possedimento.

Ma di questo parleremo più avanti.

Grazie per l'attenzione.

 dfsd

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